La storia e la fama di questo piccolo locale sono conosciute in tutta la città: una pizza napoletana con accostamenti di ingredienti da provare.

Piola d’altri tempi, con botti come tavoli, vini e liquori a riempire gli scaffali in legno scuro, dal pavimento al soffitto. L’atmosfera è calda e innaffiata da vini sfusi e in bottiglia a prezzi competitivi.

Qui il tempo sembra essersi fermato, e la “piola” gestita dai fratelli Prunotto conserva come un museo tutte le caratteristiche estetiche e olfattive delle tradizionali vinerie piemontesi; ma basta fermarsi a sorseggiare un bicchiere di dolcetto per accorgersi che è anche uno dei luoghi più dinamici di Barriera, meta dei musicisti della scena underground torinese.
In tipico stile sabaudo, l’enoteca Prunotto mantiene un basso profilo.

I fratelli Prunotto, gestori dell'enoteca, sono tra i pionieri del progetto Barriera Wireless, con cui i commercianti del quartiere hanno contribuito alla creazione di una rete internet gratuita che fa di Barriera il quartiere “più wi-fi free” della città.

Ogni quartiere ha il suo miglior kebab. Quello di Barriera di Milano è situato in corso Giulio Cesare, il più trafficato e multietnico della zona. Consigliati i falafel.

Barriera di Milano parla tante lingue, anche in cucina. Il ristorante cinese Canton da più di 25 anni soddisfa i palati dei nuovi e vecchi residenti del quartiere.

Per molti è semplicemente la piola di Titti e Sergio o quella dello chansonnier torinese e barrierante Gipo Farassino. Da provare per la selezione di vini e per fare un tuffo nel passato.

I due fratelli dell'insegna sono lì fedeli dietro al bancone pronti a inventarsi l'ultimo cocktail o a organizzare una nuova serata per i clienti affezionati e gli avventori occasionali.